Gestione sinistro con scatola nera

Approfondimenti - Gestione Scatola nera

Il testo riporta la gestione di un sinistro in cui il veicolo coinvolto era equipaggiato con la “scatola nera”. Riferimenti a persone e atti sono stati omessi.

Trattasi di dispositivo elettronico in grado di registrare e trasmettere ad una centrale operativa dati inerenti la posizione, la velocità, le decelerazioni patite e dunque i cosiddetti “eventi crash”.
Si richiede anche il certificato di installazione e la documentazione tecnica di installazione.
Si inoltra formale richiesta al gestore dei dati (OCTO Telematics) che fornisce i dati relativi al momento del sinistro.

Trattasi di un estratto dei dati summenzionati, in forma semplificata, e dei dati complessivi relativi alla data ed all’ora del sinistro di cui si tratta.

Il gestore, nelle note trasmesse, chiarisce di non avere evidenza di particolari rilevazioni o effetti sulla registrazione dell’evento crash che possano indicare un errato montaggio del dispositivo.

 In ogni caso un errato montaggio della scatola nera non può influenzare i dati relativi ad eventi crash e in particolare il sistema di riferimento della terna di accelerazioni ma può influenzare solo l’eventuale rilevazione o meno delle posizioni GPS (in termini di posizionamento dell’antenna) e dei percorsi, non l’approssimazione alla quale i percorsi sono soggetti, che resta quella propria del sistema in caso di montaggio corretto (l’orientamento del terminale non influenza l’approssimazione spaziale).

Occorre in ogni caso precisare quanto segue.

La velocità istantanea di impatto non è disponibile in quanto la velocità indicata per l’evento è la velocità media relativa ad un intorno del secondo.

La posizione viene campionata ogni secondo dal terminale durante l’intervallo di registrazione delle accelerazioni e con una frequenza più bassa al di fuori di questo intervallo.

Non esiste una posizione GPS coincidente con quella relativa all’istante dell’urto, ma solo posizioni prossime a quest’ultima.

Le posizioni rilevate attraverso il GPS sono soggette ad un’approssimazione spaziale che possono essere normalmente nell’ordine del metro propria del sistema.

Per ogni posizione GPS salvata dal sistema viene indicata la qualità di navigazione al momento dell’acquisizione.

L’indirizzo identificativo dell’evento fornisce un’indicazione di massima del luogo relativo al crash, a differenza delle coordinate geografiche rilevate dal sistema.

La posizione contrassegnata per l’evento è relativa alla posizione rilevata dal terminale nel secondo precedente all’urto principale.

Le velocità indicate per in un certo secondo sono relative alla velocità media (a meno di approssimazioni GPS) calcolata tra la posizione relativa al secondo indicato e la posizione nel secondo precedente.

L’intervallo di registrazione delle accelerazioni ha durata di 1.00 s per i “mini-crash” e 6.00 s per i “crash” (contenuto energetico e massima accelerazione rilevata maggiore) e frequenza di campionamento pari a 100Hz.

Le posizioni GPS hanno una durata di rilevazione e una frequenza di campionamento differente.

Il sistema rileva tutte le sollecitazioni sviluppate durante la registrazione dell’evento crash; rileva un evento crash nel caso vi sia almeno un valore di picco superiore a 1,0 g (9,81m/s^2).

Le accelerazioni rilevate sono concordi con le accelerazioni relative al telaio del veicolo in prossimità del baricentro dello stesso; le accelerazioni rilevate sono inerziali.

Il sistema di riferimento scelto ha come asse delle x l’asse longitudinale del veicolo, con verso positivo delle x nella direzione di avanzamento del veicolo.

L’asse delle y è l’asse trasversale del veicolo, ortogonale all’asse delle x e con verso positivo delle y nella direzione del lato sinistro del veicolo (lato guidatore).

In quanto rilevate le accelerazioni inerziali, possiamo interpretare i grafici:

  • Un valore di accelerazione costante (in un certo intervallo temporale) per le X e nullo indica che il veicolo è fermo o si muove con velocità costante.
  • Un valore di accelerazione costante (in un certo intervallo temporale) per le X e positivo, indica che il veicolo sta frenando.
  • Un valore di accelerazione costante (in un certo intervallo temporale) per le X e negativo, indica che il veicolo sta accelerando.
  • Un picco di accelerazione positivo per le X, indica un urto nella zona anteriore.
  • Un picco di accelerazione negativo per le X, indica un urto nella zona posteriore.
  • Un valore di accelerazione costante (in un certo intervallo temporale) per le Y e nullo indica che il veicolo non sta effettuando curve (accelerazione laterale nulla).
  • Un valore di accelerazione costante (in un certo intervallo temporale) per le Y e positivo, indica che il veicolo sta effettuando una curva a destra.
  • Un valore di accelerazione costante (in un certo intervallo temporale) per le Y e negativo, indica che il veicolo sta effettuando una curva a sinistra.
  • Un picco di accelerazione positivo per le Y, indica un urto nella zona laterale sinistra.
  • Un picco di accelerazione negativo per le Y, indica un urto nella zona laterale destra.

La lettura ed interpretazione dei grafici va fatta considerando gli effetti delle accelerazioni in contemporanea e combinati o sovrapposti.

Ad esempio, un picco di accelerazione positivo delle X e delle Y indica un urto anteriore sinistro, un valore costante e positivo delle X e delle Y indica una curva a destra in accelerazione.

Nei grafici riportati sono rappresentati i valori di accelerazione rilevati con indicazione sull’asse delle ascisse dell’intervallo temporale trascorso (ogni segmento è rappresentativo di 1 secondo di rilevazione, vengono quindi riportati: 1 solo segmento per eventi “mini-crash” e 6 segmenti per eventi “crash”), mentre sull’asse delle ordinate viene indicata l’intensità dell’accelerazione (ogni segmento è rappresentativo di 1,0 g (9,81m/s2), vengono sempre riportati 10 segmenti indipendentemente dal tipo di evento rilevato, quindi la scala dell’intensità dell’accelerazione è [-5,0g ; +5,0g], i valori di accelerazione fuori scala sono correttamente rilevati e campionati dal sistema ma non vengono rappresentati graficamente nella certificazione).

L’analisi completa dei valori di accelerazione, nell’intero intervallo temporale di rilevazione, permette la verifica completa della dinamica attraverso la determinazione delle singole sollecitazioni generate in termini di urti o accelerazioni di manovra e la sequenzialità degli eventi così identificati durante l’evento.

I valori delle accelerazioni sono indicativi dell’entità delle curve/frenate/urti e per valutare l’angolo di impatto rispetto al sistema di riferimento in funzione del rapporto delle sollecitazioni registrate sui tre assi (includendo anche l’asse verticale Z).